La presente segue la precedente comunicazione, con cui si è data notizia dell’introduzione dell’obbligo di presentazione telematica della delega F24 per tutti i titolari di partita IVA che utilizzano “in compensazione” un credito). Sul punto si segnala che la novità riguarda anche il limite massimo (abbassato da € 15.000 a € 5.000) oltre il quale, per poter compensare i crediti (relativi ad IVA, imposte dirette, IRAP e ritenute alla fonte di qualunque tipologia), i contribuenti hanno l’obbligo di far apporre sulla dichiarazione da cui emergono i crediti stessi l’apposito visto di conformità.
Si segnala che l’Agenzia delle Entrate (Risoluzione n. 57/E del 4 maggio 2017) ha fornito chiarimenti circa l’effettività dell’entrata in vigore delle novità. Il Fisco ha chiarito che la nuova norma entra in vigore il giorno stesso della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’atto normativo, ossia il 24 aprile 2017: in conseguenza i modelli F24 già presentati entro il 23 aprile scorso prive del visto di conformità o compensando crediti, restano applicabili i precedenti vincoli, mentre quelli presentati successivamente sono – a rigor di legge – essere invalidi.
Il Fisco – prendendo atto dell’oggettiva difficoltà di aggiornare i sistemi informatici di pagamento – ha però inoltre segnalato che il controllo in merito all’utilizzo obbligatorio dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate in presenza di F24 presentati da titolari di partita IVA che intendono effettuare la compensazione di crediti inizierà solo a partire dal 1° giugno 2017.
C’è dunque maggiore tempo per prepararsi a tale novità e per, eventualmente, conferire le deleghe agli intermediari abilitati.
* ° * ° *
© riproduzione riservata